mercoledì 8 aprile 2015

Battaglia di Ratisbona 1805

La battaglia di Ratisbona, scenario ipotetico combattuo nel 1805 fra Austria e Francia.
Miniature in 28mm della collezione Semeraro.
La battaglia inizia con un assalto della sinistra austriaca contro il fianco destro francese, 7 battaglioni di fanteria si lanciano all'attacco supportati da una batteria da 6lb e da un reggimento di cavalleria leggera.





Sotto il pesante fuoco dell'artiglieria della riserva francese procede l'avanzata austriaca, ma a rilento.
Il fuoco prolungato causa la ritirata di un battaglione leggero austriaco e intanto la cavalleria francese al centro avanza per contrastare l'attacco francese.
 L'intera divisione di cavalleria austriaca, per rispondere alla minaccia, avanza al centro ma ben presto la minaccia rientra e ognuno torna alle sue posizioni senza che una sola sciabola sia stata sfoderata.




Sull'altro lato del campo di battaglia, tutto rimane immobile in attesa degli eventi.
L'attacco austriaco procede con alterne folturne ma senza un risulto decisivo: i cavalleggeri austriaci respingono temporaneamente gli ussari francesi ma l'intervento dei granatieri a cavallo della guardia costringe la cavalleria austriaca a retrocedere.








A questo punto l'attacco si interrompe, si formano i quadrati per opporsi al nemico e solo qualche breve combattimento fra le fanterie prosegue.
Per sbloccare la situazione, il comandante decide di supportare l'attacco con l'intera divisione di cavalleria che ancora una volta si mette in movimento.

Scatta immediata la reazione della cavalleria di riserva francese che contrasta l'attacco e in pochissimo tempo si scontrano 6 reggimenti di cavalleria, lancieri della guardia, granatieri della guardia e lancieri di linea affrontano gli ussari, i lancieri di linea e i corazzieri austraici. Solo i dragoni a cavallo francesi e un reggimento di cavalleria pensate austriaca rimangono in riserva.
Lo scontro non è favorevole per l'alleato, la cavalleria francese vince i combattimenti e l'intero fronte alleato è a rischio...

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci qui i tuoi commenti